Panoramica dei finanziamenti

Costi e opportunità di finanziamento per i tuoi studi

Studiare in Italia potrebbe sembrare costoso, dato l’alto livello dei centri di istruzione e la grande varietà dell’offerta formativa. Invece, le tasse di iscrizione e il costo della vita sono in genere moderati se confrontati con la media in Europa, tranne che nelle grandi città, come Roma. Fortunatamente, sono previste forme di supporto finanziario, molte delle quali aperte anche agli studenti stranieri. Se sei uno studente italiano, però, le opportunità di sostegno pubblico di cui puoi avvalerti sono sicuramente più numerose.
Studying without financial problems in Italy
Costi e opportunità di finanziamento per i tuoi studi

Tasse di iscrizione

Riguardo ai costi di formazione in Italia, questi possono essere considerati più economici rispetto agli Stati Uniti e al Regno Unito. Gi istituti per il DSU - Diritto allo studio universitario gestiscono le richieste e le pratiche relative alle tasse di iscrizione. C'è una legislazione che fissa dei parametri per definire la tassa minima di iscrizione, in base alla quale i contributi degli studenti per l’educazione non dovrebbero superare il 20% dei finanziamenti statali. In media le tasse nelle università pubbliche variano tra gli 850 e i 1.000 € per le lauree di primo livello, tra i 1.000 e i 1.400 € per quelle specialistiche. E’ decisamente meno dei 5.000- 8.500 € di alcune nazioni, ma bisogna anche ricordare che i costi possono essere ben più elevati negli istituti di studio privati.

Il costo della vita

In genere, le università italiane non hanno i loro dormitori interni, ma spesso forniscono una possibilità di alloggio nei pressi dell’istituto, nelle loro

case dello studente.

. Il DSU, o un ufficio apposito, si occupa delle questioni relative all’assegnazione dell’alloggio, stilando adeguate graduatorie sulla base di criteri di bisogno e merito. Grazie all’esistenza di questo servizio, uno studente può ricevere un contributo alloggio anche fino ai 350 € mensili, utile anche per coprire le spese dei trasporti e altre spese accessorie di base. Questo vale anche per quegli istituti che non hanno alloggi per gli studenti, e offrono contributi per la locazione di appartamenti privati nella stessa città sede degli studi. Lo studente che opta per una sistemazione indipendente dall’assistenza universitaria, deve mettere in conto un costo dai 300 ai 1.000 € mensili. Si deve ricordare che gli studenti al di fuori dell’Unione Europea devono procurarsi un permesso di soggiorno per vivere in Italia.

Come spesso accade anche in altri Paesi, il costo della vita è più elevato nelle aree urbane che in quelle suburbane. Con riferimento specifico all’Italia, il costo è superiore al Nord che al Sud.

E’ prevista un’assistenza sanitaria per tutta la durata dello studio, grazie a disposizioni sancite da trattati internazionali tra Paesi; per usufruirne, gli studenti dei Paesi dell'UE devono procurarsi un’apposita certificazione, la E11 o E18, rilasciata dall’autorità sanitaria nazionale del loro Stato. Gli studenti dei Paesi extra UE devono invece procurarsi un’assicurazione sanitaria privata. Si consiglia loro di contattare l'ambasciata italiana nelle rispettive Nazioni, per verificare a quali adempimenti specifici devono provvedere e quali sono gli effettivi ambiti di copertura forniti dalle compagnie di assicurazione.

Forme di finanziamento allo studio

Il sostegno pubblico

Dal momento che oltre l’80% delle istituzioni universitarie è pubblico, ci sono opportunità di finanziamento attraverso svariate iniziative, tra cui assegni e borse di studio ed esonero dalle tasse. Per la maggior parte, gli aiuti forniti agli studenti internazionali sono gli stessi offerti agli studenti italiani. Gli studenti possono accedere a forme di supporto fornite sia da istituzioni pubbliche che da organizzazioni private. Per quanto riguarda la mensa, chi ha ottenuto la borsa di studio regionale vi accede gratuitamente; per gli altri è previsto un prezzo agevolato.

Sovvenzioni

Sovvenzioni e aiuti economici sono concessi a studenti che dimostrano un reale bisogno. Come già detto, i fondi sono offerti sia dallo Stato che da organizzazioni non-profit. Come per le borse di studio, i fondi ricevuti non dovranno essere restituiti. Per esempio la John Cabot University offre borse di aiuto a studenti che dimostrano una reale necessità economica. L’Università di Bologna offre assegni di studio. Gli studenti di nazionalità non italiana ma che hanno un’ascendenza italiana possono beneficiare di finanziamenti per lo studio offerti dall’Ordine dei Figli d’Italia (SIF).

Borse di studio

Il Governo offre borse di studio a studenti internazionali per progetti di studio/ricerca all’interno del sistema educativo italiano. Ci sono borse disponibili per studenti iscritti a corsi di studio universitari di primo livello, a quelli di secondo livello e a corsi post universitari; quindi, gli studenti che desiderano frequentare corsi di istruzione e formazione post diploma, corsi d’arte e di musica possono trovare un aiuto per coprire le spese di studio. Gli studenti che percepiscono una borsa di studio messa a disposizione dai programmi di welfare regionali, possono godere anche di altri benefici: mensa gratuita, accesso agevolato ai centri sportivi e altre strutture, finanziamenti, alloggi, facilitazioni se disabili e lavori part-time. Sebbene molti contributi siano offerti per progetti di ricerca, sono disponibili anche borse di studio ordinarie o premi specifici. In base alla disponibilità dei fondi e al numero di richieste, i finanziamenti possono essere assegnati su semplice richiesta o attraverso un concorso.

Le Guide allo Studente pubblicate e distribuite in ogni università all’inizio dell’anno accademico, sono delle buone fonti di informazione delle varie opportunità e opzioni esistenti. I finanziamenti concessi sono attribuiti sulla base della situazione economica e del merito accademico e i criteri specifici vengono fissati dalle autorità regionali. Per esempio, le borse di studio bandite dal DAAD (servizio di scambio accademico tedesco) sono pubblicate una volta all’anno nel documento Borse di Studio per l‘Estero. Anche se molte borse di studio sono attribuite in base al merito scolastico, definito attraverso il calcolo della media dei voti o del totale dei CFU acquisiti, esistono anche altri criteri di assegnazione. Tra questi la religione, la nazionalità, il bisogno economico.

Alcune borse di studio locali in Italia

La Borsa di studio del collegio internazionale Ca’ Foscari, che è offerta a studenti iscritti al primo anno. Consiste in un finanziamento a copertura parziale o totale delle spese di alloggio dello studente nella residenza universitaria.

Ci sono anche borse di studio per finanziare progetti per tesi di laurea, offerte per esempio dall’università di Milano.

EduItalia offre borse di studio a studenti che desiderano imparare la lingua italiana per diventare traduttori o per insegnare italiano come seconda lingua.

Il Campus L’Infinito a Recanati offre borse di studio parziali.

Prestiti agli studenti

Gli studenti italiani possono ottenere prestiti grazie al Fondo per il credito ai giovani, noto anche come Fondo per lo studio che offre, attraverso convenzioni tra università e banche locali, fino a 20.000 € per coloro che stanno conducendo progetti di ricerca a livello di dottorato. Gli studenti possono anche richiedere l’assistenza del Fondo Globale per i Prestiti agli Studenti (Global Student Loan Fund).

Lavoro studentesco

Molte università offrono agli studenti progetti di 150 ore di lavori interni part-time, per compensare i costi connessi agli studi. Queste posizioni vengono assegnate a studenti in regola con l’iscrizione e secondo una graduatoria stilata in base al buon rendimento accademico. E’ utile sapere che, per queste posizioni, viene di solito data la priorità a studenti che non percepiscono finanziamenti dai centri per il DSU. Per chi proviene da un Paese dell’Unione Europea, non è necessario un permesso di lavoro e di studio in Italia. Gli studenti internazionali che provengono da uno Stato extra UE hanno invece delle limitazioni per quanto riguarda il lavoro in Italia: non possono svolgere un’attività retribuita per più di 20 ore a settimana durante il periodo delle lezioni e non possono lavorare full-time durante le vacanze. Gli studenti di un Paese extra UE non possono neppure svolgere lavori di libera professione o altra attività.

Pagati dai 5 ai 15 € all’ora, i lavori part-time non sono sufficienti per pagare le spese di iscrizione in un ateneo italiano, ma possono dare un aiuto per i pasti, le utenze e i piccoli svaghi. I lavori offerti dalle università sono per lo più quello di assistente di biblioteca e assistente di segreteria, ma al di fuori degli atenei si possono trovare opportunità di lavoro nel settore IT e media, nei call center o presso le fiere campionarie.